Questo studio è stato condotto per identificare se l’esposizione al rumore degli aerei aumenta il rischio di ospedalizzazione per malattie cardiovascolari negli anziani (? 65 anni), che risiedono in prossimità degli aeroporti.Lo studio retrospettivo ha coinvolto circa 6 milioni di persone anziane che risiedono in prossimità degli aeroporti degli Stati Uniti. Un parametro era il controllo del rumore prodotto dagli aerei in decibel (in decibel, dB) in 89 aeroporti nel 2009; i dati sono stati forniti dalla Federal Aviation Administration degli Stati Uniti. Hanno partecipato 6.027.363 di assicurati con il programma Medicare (di età ? 65 anni) residenti in prossimità degli aeroporti nel 2009. Le principali misure di esito erano l’aumento in percentuale del tasso di ammissione ed ospedalizzazione per malattie cardiovascolari associate con un aumento di 10 dB del rumore degli aeromobili, per ogni aeroporto e, in media, tra aeroporti, aggiustando i dati per caratteristiche individuali (età, sesso, razza), il CAP, il livello di stato socio-economico e demografico, il livello di inquinamento atmosferico (particolato fine e ozono), e la densità di carreggiata. In media tra tutti gli aeroporti con il 90° centile di esposizione al rumore, un codice postale più vicino all’aeroporto, con l’esposizione al rumore di 10 dB maggiore, ha determinato un un tasso di ricovero cardiovascolare maggiore del 3.5% (95% intervallo di confidenza 0,2% al 7,0%), dopo aggiustamento per le covariate.
Fonte: BMJ 2013